**** NoN AMaRe è Un LuNgO MoRiRe ( proverbio indiano) **** L'oStAcOlO più grAnDe nElLA vItA è lA pAuRa ****

giovedì 8 ottobre 2009

IN PUERIS VERITAS


Ho sempre avuto un'innato e smisurato senzo materno. Si tratta di un bocciolo spontaneo precocemente germogliato in me e cresciuto nel corso del tempo in modo smisurato.

Quando ero bambina avevo una bambola, di quelle che si può far finta di dargli da mangiare e che poi fanno la pipì. L'avevo chiamata Eleonora.
Quando cominciai ad andare a scuola inscenai un'opera drammatica: chi le avrebbe dato da mangiare,chi le avrebbe cantato la ninna nanna? Fortunatamente sono sempre stata una donna dalla pelle dura, e risolsi l'enigma rapidamente: decisi che Eleonora avrebbe dormito per tutte le ore in cui io ero a scuola nel suo carrozzino nella calma dello studio di casa; avrebbe mangiato al mio ritorno.

Avevo quasi 9 anni quando nacque la mia splendida, unica sorella, e da allora...non ho avuto più tempo per nessuna bambola al mondo. Aveva la pelle di porcellana e grandi boccoli color miele. Profumava sempre di latte e biscotti,e le sue manine..ah,le sue manine..continuavano a stringermi le dita come per far si che io non la lasciassi sola mai.
Non avevo mai visto niente di più bello al mondo, e da allora l'ho lasciata sola mai.

Anzi,quel magico periodo della gravidanza di mia madre e poi della nascita di mia sorella hanno arricchito di pathos quel bocciolo.
Cominciai a farmi alcune notevoli domande: come c'era arrivata mia sorella a casa nostra? Voglio dire... che fosse uscita dal pancione della mia mamma me ne ero accorta... Ma come ci era finita lì dentro?

Mi diedi una prima risposta : era capitato.
Esattamente come capitava un raffreddore, un'orzaiola o un morbillo, così alle donne adulte capitava la gravidanza. Ho portato avanti quest'idea per qualche anno,ma con poca convinzione.
Il fatto era che vedevo la gestazione solo in donne sposate, mai in donne sole,
e che il bambino, poi, finiva per somigliare sempre anche al compagno della gestante. Portai avanti per le mie ricerche il fattore coincidenza per un pò, ma poi smise di convincermi!

Così mi diedi una seconda risposta: Dio. Pensai che solo quel grandioso essere, che a quanto pare tutto poteva ,avesse la grandezza di organizzare un tale evento.
Lui osservava una coppia..il loro amore, i loro destini, e quando lo riteneva opportuno metteva un'anima nuova nella pancia della donna. Dopo nove mesi questa avrebbe preso sembianze umane somigliando al frutto di quell'amore da cui tutto era partito: metà mamma, metà papà.


Mi diedi la terza risposta, quella scientifica, solo molti anni dopo. Ed a quel punto mi sembrò di aver scoperto tutto ciò che avrei dovuto, il mondo non aveva più segreti per me. L'ho portata avanti per parecchio.. finchè non mi sono sposata,praticamente.

Perchè dopo ho cominciato a prendere in considerazione l'idea che, invece, del mondo non avevo capito ancora niente. Non avevo capito cosa volesse dire avere vivere nel quotidiano un amore forte, irrazionale, che di scientifico aveva ben poco.

Solo quando mi sono sposata ho dovuto ammettere che la mia terza risposta era solo una montatura, una scappatoia degli uomini per tentare di dare un senso a questa cosa troppo grossa, imponente, sublime che Dio ci affida.

Solo quando mi sono sposata ho capito che da bambina avevo avuto la giusta sensibilità per darmi la risposta esatta.
Dio è con noi: ci osserva, ci guida quando può, e se siamo fortunati ad un certo punto ci rende partecipi del suo splendido piano donandoci un'anima nuova.


Che dire,non me l'aspettavo.

Posso solo mettermi in fila ed aspettare il mio turno.

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